Inflazione: perchè devo conoscerla ?
- samuele bozzoli
- 24 mar 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Spesso e volentieri sentiamo parlare di inflazione; nell'ultimo mese anche chi, probabilmente, non ne aveva mai sentito parlare.
Ma cos'è ? Perché è importante sapere cosa sia?
Dall'immagine di copertina mi sembra ben chiaro cosa rappresenti, in modo molto banale: un semplice caffè che prima costava 0.90€, ora costa 1.00€, domani costa 1.10€ e via dicendo. Quindi, succo del discorso: L'inflazione è l'aumento del costo della vita.
Questo innalzamento del costo della vita viene visto come un'innalzamento dei prezzi, ma, letta in chiave economica, è una perdita di potere di acquisto della moneta. Ciò significa che se anche sul conto corrente, oggi, vedete, per esempio, 10.000€, tra 10 anni vedrete sempre la stessa cifra, ma varrà sicuramente di meno rispetto a prima.
Facciamo un esempio pratico: nel 2020 avete un capitale di 10.000€. Con un inflazione media annua del 2% (valore preso in base ad uno degli obiettivi principali dell'Unione Europea, ovvero di tenere un livello di inflazione media annua del 2%) tra 10 anni, nel 2030, quei 10.000€ in valori reali (ovvero in termini di acquisto di beni e servizi) valgono 8000€.
Da qui la distinzione tra valore nominale e valore reale:
nel 2030 il valore nominale sarà di 10.000€, mentre il valore reale 8000€.
Come ci si protegge ?
Per chi vede la finanza e gli investimenti come dei nemici della società, mi dispiace dirlo ma: investendo.
C'è una grossa differenza tra "fare trading" e "investire" (avrò modo di approfondire l'argomento in futuro).
Se questo capitale di 10.000 euro, fosse stato investito nel 2020 in un fondo/prodotto/strumento finanziario (scelto accuratamente in base alla vostra propensione al rischio), e nel 2030 avesse reso almeno, mediamente, un 2% all'anno, vi sareste perlomeno coperti dall'inflazione (ATTENZIONE: 2% medio annuo non significa che ogni anno ho avuto un rendimento del 2%, probabilmente un anno ha reso il 5%, e l'anno dopo ha perso l'1%, quindi [(+5%+(-1%)]/2=2%)
Ovviamente questa esposizione è molto banale, perché dietro questi calcoli bisognerebbe tenere conto dei vari costi che ci sono, e ricevere un rendimento del 2% medio annuo significa anche avere investito in uno strumento finanziario che abbia un profilo di rischio molto basso se non quasi nullo.
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