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Cosa significa per voi investire? Conoscete la differenza tra investire e fare trading?

  • Immagine del redattore: samuele bozzoli
    samuele bozzoli
  • 3 mag 2021
  • Tempo di lettura: 3 min

Molte persone spesso sono diffidenti quando si parla di "investire i propri soldi" nei mercati finanziari. Ma siete sicuri di sapere cosa significa veramente il termine investire? O vi confondete con il termine meno comune di "fare trading"?


Con questo articolo iniziamo anche a conoscere alcuni degli infiniti termini che fanno parte del mondo finanziario, che sono importanti per capire come definirci sotto i panni dell'investitore.


Il mondo finanziario, con il termine investire,

porta con sé la consapevolezza della persona di entrare nei mercati sapendo di puntare ad obbiettivi di lungo periodo (che tradotto significa, dopo un attenta analisi, di comprare (andare lungo -long- ) e mantenere questa posizione per un periodo di minimo 10/15 anni).

Essere consapevoli di investire nel lungo periodo, significa sapere in anticipo di dover affrontare, molto probabilmente, dei ribassi lungo questo arco temporale. Un anno potrà andare benissimo con una crescita del 30%, l'anno dopo male con un ribasso del 15%.


In quest'ottica, l'investitore farà un attenta analisi di quelli che possono essere gli strumenti finanziari che rispecchieranno i possibili megatrend (ovvero cambiamenti strutturali a livello mondiale che indirizzano l'economia verso un determinato fine, per esempio cambiamento climatico, tecnologico, urbanizzazione) che accompagneranno la crescita economica negli anni successivi.

Ma già questo tipo di investimento (ovvero cercare di capire i megatrend del futuro) può essere più rischioso rispetto a tante altre forme di investimento.


Prendiamo l'esempio più classico di tutti: lo S&P500 (indice azionario composto dalle 500 aziende con maggior capitalizzazione negli USA)




Se una qualunque persona, nel 1950, avesse investito 100$ nello S&P500, e si fosse dimenticata di aver aperto questa posizione, ora si ritroverebbe quei 100$ trasformati in 212.624$ (per veridicità, qua potete vedere la dimostrazione con i dati mese per mese).


Cos'è che rende tanto magica questa trasformazione?

Il famoso Interesse composto.

Molto banalmente, se investite 1000$ e ricevete un rendimento medio annuo del 10% , dopo il primo anno avrete 1100$ (1000 x 1.1) con un guadagno di 100$. Dopo il secondo anno (contando che il 10% matura non più sui 1000$ ma sui 1100$) guadagnerete 110$ (1100 x 1.1). Il terzo 121$, il quarto 133$, e così via, con una crescita esponenziale che sul lungo periodo fa nettamente la differenza, come potete notare con i famosi 100$ investiti nell'esempio sopra.

Ma ora non entriamo troppo nei dettagli.


Per investimenti di lungo periodo vengono solitamente utilizzati prodotti ben diversificati,

ora come ora rappresentati nel miglior modo dagli ETF (Exchange Traded Funds), ovvero prodotti composti da una miriade di altri titoli, da qui il termine diversificato. In questo modo rendimenti negativi di un determinato titolo, all'interno di un determinato ETF, può essere compensato da rendimenti positivi di un altro titolo sempre presente all'interno di esso. Ovviamente non sono investimenti privi di rischio, ma ormai ci sono così tanti ETF che sicuramente alcuni sono molto meno rischiosi di altri, quasi da essere risk free (ovvero che per perdere tutto il capitale dovrebbe fallire l'intera economia con i dinosauri che ti girano di fianco casa). Su questo tipo di investimenti farò sicuramente un post di approfondimento.


A questo punto, allora, cosa significa fare trading?

Fare trading significa comprare (andare long) per poi vendere (andare corti -short- ), o viceversa, un determinato strumento finanziario nell'arco di un breve periodo.


Ci sono diversi tipi di Trader, che si differenziano in base alla loro esposizione sul mercato in termini temporali:

  • Day traders; coloro che comprano e vendono (o viceversa) nell'arco di una singola giornata, cercando quindi di guadagnare sui movimenti giornalieri di determinati strumenti finanziari.

  • Swing Traders; coloro che comprano e vendono (o viceversa) cercando di guadagnare sul brevissimo periodo, spesso anche pochi minuti. E' di solito considerata come una sottocategoria del day trading.

  • Position traders; coloro che tendono ad avere posizioni aperte e stare sul mercato per un periodo più lungo, di solito anche alcuni mesi.

In molti, però, non sanno che comprare per poi vendere (o viceversa) determinati strumenti finanziari, comporta costi che vanno a gravare sui profitti effettivi. Alcune volte anche annullandoli. Ci sono i costi per acquistare, i costi per vendere e i costi sui guadagni (questi ultimi classificati come tasse sulle rendite finanziarie che in Italia ammontano al 26%, ad eccezione sui titoli di stato che sono del 12,5%).


Questo post, seppur breve e molto riassuntivo, doveva far capire la differenza tra queste due figure totalmente differenti che sono presenti sui mercati finanziari.


E tu che tipo di investitore sei? O nel caso tu non lo sia ancora, che tipo di investitore vorresti essere?



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